Uno studio svizzero ha messo in evidenza i rischi legati al consumo del tonno in scatola: i risultati inequivocabili.
Il tonno in scatola è un alimento gustoso, versatile e subito pronto. Sono tantissime le persone che lo consumano abitualmente. C’è chi ama mangiarlo da solo e chi, invece, non può fare a meno di inserirlo all’interno dell’insalata. È perfetto per un pranzo al sacco oppure come ripieno per un panino da condividere in spiaggia.
Purtroppo, ci sono dei rischi da non sottovalutare. Una ricerca svizzera, basandosi sui dati raccolti, ha messo in evidenza una certa pericolosità. I risultati parlano piuttosto chiaro. Il problema principale risiede nella presenza di una contaminazione. Ecco come fare per evitarla.
I pericoli del tonno in scatola: la ricerca parla chiaro
Il tonno in scatola è consumato da una parte consistente della popolazione. Alcune persone lo mangiano anche più di due volte a settimana. Il suo sapore si sposa bene con tanti altri alimenti. Inoltre, non c’è bisogno di mettersi ai fornelli. Basta aprire la confezione e servirlo. Una ricerca svizzera, però, ha deciso di portare avanti uno studio per individuare eventuali tracce di contaminazione. I risultati emersi sono davvero allarmanti.
Per condurre lo studio, sono stati raccolti dei campioni e portati in laboratorio. Ognuno di essi conteneva, in quantità più o meno elevate, il bisfenolo A e il glicidolo. Si tratta di due sostanze potenzialmente pericolose. La prima, in particolare, è in grado di alterare l’equilibrio endocrino dell’organismo. La seconda, invece, stando ad alcuni dati, aumenterebbe il rischio di cancro. Il colpevole non è l’alimento in sé, ma la scatoletta.
È stato stabilito un nuovo limite secondo il quale un adulto non dovrebbe consumare più di 12 nanogrammi di bisfenolo A al giorno. È una dose piuttosto bassa, soprattutto se inserita all’interno del contesto alimentare odierno. In passato, le norme europee erano molto più permissive.
Un consumo saltuario, ovviamente, non è in grado di compromettere la salute degli individui. Il problema si presenta davanti a un uso smodato del prodotto. Gli esperti, per questo motivo, consigliano di inserirlo all’interno di un’alimentazione varia ed equilibrata. Per le persone che proprio non possono farne a meno, esiste un’alternativa altrettanto buona. Essa consiste nel tonno contenuto in barattoli di vetro.
Tale materiale è più sicuro perché privo di bisfenolo A e di glicidolo. La contaminazione, di conseguenza, è completamente assente. Il costo è sicuramente maggiore, ma i benefici per l’organismo sono inequivocabili.