Vitamina D: come riconoscere i sintomi di carenza e come integrarla velocemente

Come fare a sapere se nel nostro corpo c’è carenza di vitamina D? Ecco i sintomi da tenere sotto controllo e come risolvere questo problema.

Quando si parla di carenza di vitamina D si fa riferimento a livelli insufficienti di questa nell’organismo. In base ad una ricerca sembra che tale problematica interessa un miliardo di persone. Poiché si tratta di una vitamina molto importante per la salute ossea, nel momento in cui ci si trova di fronte ad un deficit ciò che potrebbe succedere è compromettere l’integrità dello scheletro.

carenza vitamina D
Carenza di Vitamina D nel corpo- fondazionefegato.it

Le conseguenze principali della carenza di vitamina D sono rachitismo, osteomalacia, osteoporosi. Ma come introdurre questa vitamina per evitare che tutto ciò accada? Ecco alcuni consigli da seguire per compensare la carenza di un componente così importante per il nostro organismo.

Come capire se si ha una carenza di vitamina D e come integrarla senza troppi sforzi

Rendersi conto che nel nostro organismo non vi è un livello abbastanza adeguato di vitamina D non è molto semplice come si crede. Infatti, i sintomi si presentano solo quando i livelli sono molto bassi. Alcuni studi più recenti sono stati in grado di evidenziare che chi ha un’insufficienza di vitamina D può vedere aumentate anche la presenza di malattie cardiovascolari o essere predisposto a patologie come ipertensione, diabete, discrimine e sindrome metabolica. Ma quali sono i sintomi a cui prestare attenzione?

carenza vitamina D
Alimenti ricchi di vitamina D -fondazionefegato.it

Chi soffre di carenza di vitamina D può vedere presentarsi problemi come:

  • dolore alle articolazioni;
  • dolore alle ossa;
  • debolezza muscolare;
  • ossa fragili;
  • disturbi da fascicolazione muscolare;
  • stanchezza ricorrente;
  • difficoltà a trovare la concentrazione..

Come integrare la vitamina D velocemente? Fondamentale è rivolgersi a un professionista fornire una terapia mirata. L’esperto quindi dovrà studiare una terapia adatta per fare in modo che venga ripristinato il livello normale della vitamina. Si tratta di una terapia diversa da paziente a paziente la quale potrebbe consistere anche nell’introdurre un regime dietetico al cui interno si sono presenti molti alimenti ricchi di vitamina D oppure aggiungere nella routine quotidiana anche l’assunzione di integratori specifici.

Tra gli alimenti ricchi di vitamina D troviamo:

  • oli di pesce;
  • olio di fegato di merluzzo;
  • latte;
  • burro;
  • tuorlo d’uovo;
  • pesci come salmone, anguilla, tonno, trota e molto altro ancora;
  • funghi come porcino e spugnolo.

Una problematica che può essere prevenuta anche attraverso l’esposizione al sole senza crema solare per 15 minuti al giorno oppure aggiungendo nella propria dieta prodotti al cui interno vi è presente un contenuto molto alto di vitamina D.

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