Approfondiamo la conoscenza con la sindrome di Sapho soffermandoci sui segnali da identificare per riconoscerla in tempo.
Troppo spesso capita che le persone affette dalla sindrome di Sapho non ne siano a conoscenza. Come si manifesta questa malattia e soprattutto quali sono i sintomi che devono farne sospettare la presenza?
L’importanza della diagnosi precoce è riconosciuta ormai da molti anni. Parliamo delle diagnosi di una patologia quando è ancora nelle prime fasi in modo tale da iniziare le cure il prima possibile evitando che i danni possano aggravarsi. Grazie ad una diagnosi precoce, infatti, lo specialista ha un più ampio ventaglio di opportunità per trattare la malattia. Sappiamo bene quanto tutto questo sia importante in presenza di un tumore.
Se il cancro viene preso in tempo si hanno maggiori possibilità di guarigione potendo contare su trattamenti più efficaci. Ecco perché si consiglia di sottoporsi regolarmente ad esami e analisi di controllo e di prestare molta attenzione ai campanelli d’allarme che il nostro corpo ci invia. Segnali più o meno evidenti che qualcosa nell’organismo non funziona come dovrebbe. In tanti casi si ignorano rischiando un aggravamento della patologia.
I segnali che lasciano pensare alla sindrome di Sapho
La sindrome di Sapho è una malattia rara che colpisce cute e apparato osteoarticolare. Riconoscendola precocemente si potrà iniziare il corretto approccio terapeutico e gestire efficacemente i sintomi. Tra i segnali da identificare i dolori articolari e infiammazioni frequenti, la rigidità mattutina, le pustole cutanee specialmente a mani e piedi, l’osteomielite (infiammazione ossea), affaticamento, febbre, entesite (infiammazione dei punti di intersezione di legamenti e tendini).
Non esiste una cura definitiva per questa malattia rara ma ci sono farmaci che permettono di migliorare la qualità della vita del paziente. Solitamente lo specialista prescrive farmaci anti-infiammatori non steroidei per la riduzione dell’infiammazione e del dolore, cortisonici se l’infiammazione è più grave, antibiotici in presenza dell’osteomielite, immunosoppressori per aiutare il sistema immunitario e la fisioterapia per migliorare la funzionalità dei muscoli e degli arti.
La Sapho (acronimo di sinovite, acne, pustolosi, iperostosi, osteite) è, dunque, una malattia reumatica che può colpire sia i bambini che gli adolescenti e gli adulti. Il primissimo segnale che deve spingere a consultare il medico è un acne molto grave. Successivamente appaiono disturbi come dolori articolari e alle ossa.
Questi si manifestano soprattutto nella zona anteriore del torace e nella colonna vertebrale. Oltre all’acne potrebbero manifestarsi psoriasi e pustolosi palmo-plantare. La diagnosi è difficile perché i sintomi appaiono gradualmente e sono molto vari. Il medico di riferimento è un reumatologo.