L’epatite alcolica può essere considerata un passo intermedio tra la steatosi e la cirrosi epatica.

La valutazione di questo stato è insieme clinica strumentale, nel senso che oltre i sintomi già spesso descritti negli altri quadri di epatite (febbre, astenia, ittero, dolore al quadrante superiore dell’addome destro, oltre che un aumento del volume del fegato stesso apprezzabile al tatto ed accompagnato da un certo dolore), è necessaria una conferma istologica della lesione.

Questa risulta essere presente ma non ancora di tipo cirrotico, e presenta caratteristiche tipiche e specifiche dell’alcolismo.

La malattia epatica alcol-correlata in Italia

L’attuale quadro dell’epatopatia alcolica in Italia è caratterizzato da:

  • alti consumi, soprattutto tra i giovani e i minorenni;
  • cambio delle modalità del bere (binge drinking e ricerca dello sballo);
  • prevalenza di uso eccessivo/abuso di bevande alcoliche (15-20% popolazione) e relativo danno epatico (6,5%, diverso secondo zone geografiche e grado d’istruzione);
  • evoluzione verso la cirrosi e l’epatocarcinoma (in particolare se presenti cofattori: diabete, obesità, sindrome metabolica, emocromatosi).